Questa che segue è la mia poesia «Trappola per topi», tratta da «Cianfrusaglia» (END 2013). La ripubblico oggi pensando a tutti i giovani scesi in questi giorni in piazza per ricordare Lorenzo Parelli, il ragazzo morto per un incidente sul lavoro, mentre in realtà era ancora uno studente “prestato” al lavoro, nell’ambito di quell’alternanza che spesso, anche in assenza di incidenti, si traduce in uno sfruttamento inaccettabile di giovani che vanno ancora a scuola.
Alle manifestazioni degli studenti le forze dell’ordine hanno risposto – in troppi casi – con la violenza, manganellando ragazzi dai 14 anni in su, colpendoli alle gambe e alla testa. Io credo che questo Paese abbia più di un problema a far valere le regole democratiche, e sinceramente penso che qualche volta l’intento non sia altro che quello d’insegnare a chi è ancora abbastanza giovane per volere un cambiamento che non esiste spazio per un’azione politica mirata a ottenere diritti.
Trappola per topi
E, dopo il colpo in testa,
eccola stesa sopra il marciapiede,
la fronte insanguinata,
i pensieri nebulizzati ai lati
del cervello, dispersi.
La telecamera del Ministero
osserva compiaciuta:
il meglio in fatto di rieducazione
è sempre il manganello.
La carica procede, s’allontana;
accanto alla ragazza
– avrà vent’anni, forse pure meno –
qualcosa muove in terra:
un ratto s’avvicina titubante.
Sarà la giovinezza,
sarà che non si può seguire sempre
il solito copione,
il ratto impietosito apre la bocca.
«L’errore principale»,
squittisce con tranquilla sicumera,
«è credere davvero
che noi, che governiamo stando in ombra,
siamo disposti a farvi massacrare
per qualche spiccio appena.
Ben altra posta è in gioco:
piegare alle esigenze del Mercato
chi ancora resta umano,
chi non accetta d’essere comprato.
Perché una cosa sola
davvero non possiamo consentire:
l’idea che con la lotta
si possa costruire un mondo nuovo.
Per questo riserviamo
il grosso delle botte a chi s’affaccia
all’età adulta e vive
l’inutile illusione di contare».
[Mario Badino, «Cianfrusaglia», END 2013]
cianfrusaglia 
Repressione e paura piegano il popolo
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Purtroppo è così, però credo che le forze dell’ordine andrebbero anche “purificate” da tanti elementi che democratici non sono per niente. Non è questione di mele marce, no: «repressione e paura piegano il popolo», come dici. Il problema, credo, è che siamo sempre più assuefatti; cose che qualche anno fa ci avrebbero sconvolto ci lasciano abbastanza indifferenti. Alcuni dei ragazzi col volto coperto di sangue avevano 14 anni. 14 anni!
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Già, ma sembra che alla gente faccia più paura chi va per strada srnza mascherina.
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Sembrerebbe… 😞
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