Cariche di polizia a Pisa

Non è la prima volta e non sarà certo l’ultima che manifestanti pacifici sono caricati dalle forze dell’ordine. A più di vent’anni di distanza, le ferite inferte alla democrazia durante il G8 di Genova non si sono ancora rimarginate, ma ho memoria di cariche successive, anche contro studenti di scuola superiore, ad esempio ai tempi dell’«Onda» che contestava la riforma Gelmini.

Non è la prima volta che sono attaccate persone inermi, anche se nei prossimi giorni cercheranno di convincerci che i manganelli sono stati necessari, magari elevando qualche insulto rivolto a «pubblici ufficiali» al rango di comportamento violento. È già successo anche questo.

Per ora, aspettando di definire la strategia comunicativa meno compromettente, i media preferiscono tacere, o relegare la notizia in fondo al telegiornale. Nessuna traccia dei fatti di Pisa nei titoli del Tg1 della sera, ad esempio (non so se poi abbia dato la notizia più avanti), ma grande enfasi sull’informazione vera: la neve al Brennero, il nuovo codice della strada, la crisi coniugale tra Chiara Ferragni e Fedez(!) e il nuovo film su Bob Marley.

Chissà se nei prossimi giorni continuerà il silenzio o se si preferirà marchiare i manifestanti con lo stigma di violenti, nonostante le immagini mostrino che la polizia non si è limitata a respingere, ma ha inseguito e manganellato.

A chi poi si chiedesse che cosa ne so io, che non ero presente, voglio rispondere con il comunicato dei colleghi insegnanti del Liceo Artistico Russoli di Pisa, testimoni diretti delle violenze.

Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.

Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria.

Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?

Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l’ordine pubblico in città e qualcuno ne deve rispondere.

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4 risposte a Cariche di polizia a Pisa

  1. Evaporata ha detto:

    E RaiUno nel tg principale parla dei ferragnez 🤐

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  2. marisasalabelle ha detto:

    A distanza di quindici giorni c’è già chi sta cercando di rivoltare la frittata

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